E’ questo l’anno in cui è venuto dagli Stati Uniti Johnny Weissmuller, il ragazzino che il grasso Johnny Bacharach dall’occhio infallibile ha preso con se nell’Illinois Athletic Club e ha lanciato a soli 16 anni nei campionati americani.
Adesso gli anni sono venti e Weissmuller non ha più rivali nelle distanze brevi.
Guidati da lui i nuotatori yankees trionfano anche alle olimpiadi di Parigi.
Weissmuller e i due Kahanamoku (Duke e Samuel): i primi tre posti della corsa veloce sono loro; Weissmuller vince anche i 400 metri stile libero e conduce alla vitoria e al record mondiale la staffetta 4×200 stile libero.
Il nuoto tra le due guerre ha presentato grandi campioni, ma è giusto che esso resti soprattutto legato al suo nome, che rimane la pietra di paragone per almeno un decennio dopo il suo ritiro, avvenuto nel 1929.
Non è tanto la quantità dei primati mondiali (ne detiene fino a 25), nè la loro qualità e durata (quello sulle 200 yarde stabilito nel 1927 sarà migliorato solo nel 1959), quanto il senso di una rivoluzione intervenuta nella stessa concezione del nuoto, l’apertura di una nuova era, dalle possibilità ancora imprevedibili, che sembrano raccogliersi nel titolo di un suo fortunato manuale, NUOTARE E’ FACILE COME CAMMINARE, quasi la possibilità di un agevole ritorno a una perduta condizione originaria.
Fu il primo uomo al mondo a percorrere in acqua 100m stile libero in meno di un minuto.
Quando le sue imprese saranno già archiviate, tutto il mondo ritornerà ad applaudire alla sua bravura, alla sua simpatica ingenuità nelle numerose versioni cinematografiche delle avventure di Tarzan del 1932
Una sola medaglia sfugge agli atleti americani che vincono anche nel dorso e nella rana: solo il diciassettenne Andrew Charlton, australiano, riesce a far sua quella dei 1500 stile libero.
Ci sono però anche gli europei che si affacciano, sia pure timidamente.
C’è soprattutto lo svedese Arne Borg, quarto nei 100 metri stile libero, secondo nei 400 stile liberoe nei 1500 stile libero: lo ritroveremo, perchè è un’altro dei rari fuoriclasse.
Quattro medaglie d’oro su cinque anche tra le donne; ma più che sulle vincitrici la curiosità invita a sostare sulla terza arrivata nei 100 stile libero e nei 400 stile libero e medaglia d’oro nella staffetta: Gertrude Ederle.
A Parigi ha 17 anni, ma presto si darà alle distanze più lunghe e il 6 Agosto 1926 sarà la prima donna ad attraversare la Manica, battendo anche tutti i primati precedenti stabiliti dagli uomini.
UOMINI
100 metri stile libero
1-Weissmuller USA 0:59.0 |
400 metri stile libero
1-Weissmuller USA 5:04.2 |
1500 metri stile libero
1-Charlton AUS 20:06.6 |
200 metri RANA
1-Skelton USA 2:56.6 |
100 metri DORSO
1-Kealoha USA 1:13.2 |
|
4×200 metri stile libero
1-Stati Uniti 09:53.4 |
DONNE
100 metri stile libero
1-Lackie USA 1:12.4 |
400 metri stile libero
1-Norelius USA 6:02.2 |
4×100 metri stile libero
1-USA 4’58″8 |
200 metri RANA
1-Morton GRB 3:33.2 |
100 metri DORSO
1-Bauer USA 1:23.2 |
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