Freestyle breather Arena – una recensione (di Piero Conti)

    Inauguriamo una, speriamo proficua, serie di post in cui tecnici, atleti e allenatori recensiscono attrezzature per l’allenamento dei nuotatori. Lo facciamo con una recensione di uno strumento originale che avrete senz’altro avuto modo di vedere, Il Freestyle Breather di Arena. Voi che ne pensate? Buona lettura!

    freestyle breather arena recensione

    Tipo di materiale
    L’articolo è leggero e galleggiante. La plastica di cui è composto è abbastanza rigida.

    Adattabilità e praticità
    La Arena garantisce la compatibilità/adattabilità di questo articolo con tutti i modelli di
    occhialino della medesima marca ma le difficoltà nel far aderire i suoi 2 anelli superiori
    all’occhialino appaiono evidenti in qualsiasi tipo di modello venga utilizzato. Questo
    rappresenta l’aspetto più penalizzante del prodotto in quanto una volta che si cerca di far
    combaciare nel migliore dei modi i 2 anelli superiori con l’ogiva dell’occhialino non si ha
    mai la sensazione di avere una giunzione ermetica tra le due parti. Questo viene
    confermato con la prova in acqua; è sufficiente percorrere una vasca per accorgersi della
    poca compatibilità tra le 2 parti al punto che frequentemente entra acqua nell’occhiale.
    Anche se si tenta di stringere l’elastico degli occhiali alla nuca per avere maggiore
    adesione il risultato non cambia molto.
    La stabilità del Freestyle breather alla faccia viene tuttavia favorita dalle parti esterne
    a contatto con le guance.

    Attrito
    Il Freestyle breather ha una forma piuttosto aerodinamica al punto che non si avvertono
    sostanzialmente effetti frenanti nella nuotata.

    Vantaggi e svantaggi
    Per quanto riguarda i benefici prestativi del Freestyle breather questi sono poco evidenti,
    ancor meno nell’ agonistica dove il nuotatore ha bisogno del minor numero di oggetti da
    portare con sé durante la propulsione ma ancor più la sua velocità di avanzamento è tale
    da poter permettere alla bocca di rimanere in parte semi immersa in acqua durante la
    fase respiratoria. Questa condizione rende di fatto quasi nullo l’efficacia del prodotto.

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    Indipendentemente dai problemi sopra citati il Freestyle breather potrebbe essere in
    parte apprezzato da chi nuota ad una velocità ridotta in quanto, in teoria l’acqua è più
    facile che entri nella bocca; il Freestyle breather permetterebbe una rotazione laterale
    della testa di poco inferiore rispetto a quella necessaria. Tuttavia questo beneficio è
    difficile da calcolare con precisione essendo anche in relazione allo stile e alla postura del
    nuotatore con bassa capacità idrodinamica.

    Soluzioni per migliorare il prodotto
    Senza dubbio la costruzione di un pezzo unico tra il modello del Freestyle breather con
    l’occhialino migliorerebbe in modo evidente il problema dell’ingresso dell’acqua
    nell’occhialino stesso.
    Dal punto di vista costruttivo si potrebbe verificare il beneficio di una nuovo modello
    con maggiore sporgenza in corrispondenza delle parti laterali della bocca, in modo da
    poter (forse?) avere una maggiore protezione contro l’acqua in quel punto critico al fine
    anche di indurre ad una minor rotazione laterale della testa durante la fase
    respiratoria.

    Piero Conti

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