Una cara amica, che non mi azzardo certo a definire una nuotatrice provetta (diciamo che “sguazza” più che nuotare) ha deciso che quest’estate si sarebbe messa alla prova con una traversata di 3,8 km di nuoto!! Si avete capito, IRONMAN o.O per i profani:
Il Triathlon, “super lungo” (più comunemente conosciuto come “Ironman”) si svolge sulle seguenti distanze: 3.800 metri di nuoto + 180 km in bicicletta + 42,195 km (distanza maratona) di corsa a piedi
Ora, c’è da dire che la ragazza ha un passato e un presente di corsa e ciclismo
Come avrebbe dovuto cominciare a nuotare, partendo praticamente da zero?
Innanzitutto armandosi di pazienza e perseveranza. Abbiamo deciso di cominciare con il fiato e curarci della tecnica solo successivamente. Ci vuole tempo per farsi il fiato a nuoto e così abbiamo iniziato con brevi allenamenti di 500 metri. Pian piano siamo arrivati a farle fare 1000 metri ad allenamento: obiettivo raggiunto, anche se li nuotava non proprio in scioltezza. In realtà la ragazza ha un notevole background di corsa e ciclismo e quindi una capacità polmonare adatta a garantire la riuscita della prestazione anche in vasca. Eppure, per qualche motivo, non era in grado di utilizzare la sua forma fisica una volta scesa in acqua. E sono sicuro che è alta la possibilità che molti di voi abbiano avuto a che fare con una situazione del genere.
Quindi, cosa consiglio?
- Gruppo di allenamento: Una delle cose che aiutano è inserirsi in una struttura “di squadra” in cui nuotatori di simile capacità portano avanti un allenamento di gruppo. L’aumento di sicurezza nelle tue capacità che deriva dall’affrontare sfide (seppur d’allenamento) insieme ai compagni di squadra è ciò che spesso serve a fornire la motivazione adeguata per un salto di qualità a livello di capacità.
- Impara un’adeguata battuta di gambe: c’è un motivo quando vedi un nuotatore che arranca faticosamente in vasca: non è in grado di eseguire una buona battuta di gambe. Perché? Sono sicuro che il motivo sia diverso da atleta ad atleta, ma ognuno di quelli che ho osservato sembrava presentare gli stessi sintomi: calciare come un forsennato e non muoversi per nulla ! Soluzione = pinne corte Zoomers. Per un neofita, eseguire la battuta di gambe senza pinne corte Zoomer è una totale perdita di tempo. Utilizzando queste pinne le gambe e i piedi vengono posizionate nella posizione ideale per l’esecuzione di una gambata propulsiva. Il neo-nuotatore potrà utilizzare le Zoomers non solo in esercizi di gambe, ma anche per nuotare, finchè non si sentirà a suo agio con il proprio colpo di gambe.
- Pull Buoys: Questo è davvero un attrezzo indispensabile per aiutare le gambe a mantenere il corretto galleggiamento, finché il nuotatore non diventa forte abbastanza da sostenere il proprio peso. I nuotatori deboli trascineranno i loro corpi attraverso l’acqua invece che nuotare sulla sua superficie. Sono necessari pull buoys normali, preferibilmente pullbuoy RANGS, per mantenere belle alte e in posizione corretta le anche.
- Forma fisica: Non concentratevi troppo sulla tecnica per iniziare. Prima raggiungete il minimo di forma fisica necessaria a fare qualche vasca, poi comincerete a perfezionare la tecnica
Come accennato prima, non ci sono scorciatoie facili per trasformarsi in uomo pesce, specialmente se sei un principiante. Avrai bisogno di almeno 3 sessioni di allenamento a settimana per un periodo di 3-4 mesi prima di poter iniziare a pensare di poter ottenere risultati.
Per adesso passeggio sul bordo vasca cercando di portare la mia folle amica laggiù dove si è messa in testa di arrivare. Immagino che fino ad allora avrò da tribolare (in senso buono, certo), ma ha la tenacia e la costanza dalla sua, quindi la battaglia è già vinta per metà!
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