La bracciata non è la forza di propulsione primaria nella Rana. Cercare di spingere più forte, o più acqua, può addirittura essere controproducente!
La bracciata a Rana non determina la velocità in acqua. Se così fosse i migliori ranisti sarebbero quelli che spingono più velocemente, o intensamente, quando nuotano.
Abbiamo osservato la tecnica di Brendan Hansen, Kosuke Kitajima, Leisel Jones e Rebecca Soni. Questi 4 ranisti hanno il tratto comune di essere tutti dei vincenti nei 100m e 200m Rana. Velocità e tecnica della bracciata rimangono invariate sia che essi nuotino a velocità maggiore (100m) o minore (200m). Dall’inizio della bracciata alla fine, i video di 100m e 200m sembrano in perfetta sincronia. Le differenze sono:
- La battuta di gambe è più veloce nelle gare più veloci. Maggiore velocità del tallone nel portarsi in posizione. La parte iniziale della battuta di gambe rimane la stessa ma i talloni si muovono più velocemente e la spinta di gambe inizia prima.
- Minor tempo di scivolamento quando si va più veloce e meno tempo tra una bracciata e l’altra.
Nondimeno la bracciata è importante per impostare l’intero stile. Ecco cosa c’è di importante nella bracciata a Rana:
- Inizia la bracciata con una remata a palmi rivolti verso l’esterno. Non è come a Stile Dorso o Delfino in cui carchi di far presa su un sacco di acqua nella prima parte della bracciata. La remata verso l’esterno aiuta a mantenere un’ottima posizione del corpo e imposta la bracciata per essere la migliore possibile nelle fasi successive..
- Le braccia non spingono mai l’acqua direttamente all’indietro. Dopo la remata le mani dovrebbero tracciare la fora di un cuore rovesciato e poi riunirsi mentre si estendono in avanti (vedi immagine).
- Più le tue mani vanno all’indietro meno facile sarà riportarle avanti. Va bene che i tuoi gomiti si avvicinino al corpo, ma tieni le mani davanti al petto. Avrai l’impressione di non spingere tutta l’acqua che potresti, ma la tua bracciata sarà più efficace poiché sarai in grado di slanciare meglio mani e corpo in avanti.
- Unisci le mani mentre le porti avanti. Usa i gomiti per spingere le mani avanti ma non strizzarli uno contro l’altro. Allo stesso tempo spingi petto e viso in avanti per sfruttare l’abbrivio del corpo in quella direzione.
Un ultima osservazione: Tutti i migliori 100 Ranisti aumentano la loro andatura quando nuotano l’ultima vasca. Sono in grado di farlo poiché possono slanciare in avanti in maniera molto efficace corpo e mani. È questo quello su cui dovresti concentrarti.
di Russell Mark – preparatore atletico
Articoli Simili:
La RPE o Ratings of Perceived Exertion (Classificazione dello Sforzo Percepito) può esserci utile? Alcune osservazioni: 1) La Classificazione dello Sforzo P...
Palette Nuoto Senza Elastico, la svolta nel miglioramento tecnico dei nuotatori Le Palette Nuoto Senza Elastico, realizzabili anche togliendo gli elastici a de...
Elastici allenamento nuoto, sono utili per stretching ed esercizi a secco? È possibile integrare con elastici allenamento nuoto il lavoro che facciamo in pales...
Esercizi a Stile libero- ritmare la bracciata non è cosa da principianti Esercizi a Stile libero per l'allungo sono utili per tutti. Infatti far lavorare le ...
Partire da fermi: è bene allenare questa capacità se si gareggia in mare o al lago In acque libere partire da fermi, anzi sapere qual è il modo migliore per ...
Nuotare a Lungo Senza Stancarsi - 4 Trucchi Per Farcela Nuotare a Lungo Senza Stancarsi può essere difficile, sopratutto per i nuotatori meno esperti. Eccoti q...
di JILL CASTLE, MS, RDN Al giovane nuotatore può capitare, quando si allena al mattino presto, di saltare la colazione. Prendete Henry, ad esempio. Preoc...
Equilibrio a Stile libero: come svilupparlo con un esercizio interessante L'equilibrio a Stile Libero è molto importante. Lo staff di Go Swim, durante una vi...