A Stoccolma lo spirito olimpico riconobbe, finalmente, se stesso: a dominare in maniera predominante, se non esclusiva, fu per la prima volta l’aspetto agonistico e l’interesse non fu deviato, più o meno artatamente, da richiami e motivazioni estranee (Jean Meynaud, nel suo SPORT et POLITIQUE -Parigi 1966- rilevando come “i paesi organizzatori hanno sempre fatto servire queste manifestazioni al prestigio nazionale, alla promozione del turismo, al rinnovamento urbanistico o anche al semplice sviluppo commerciale”, cita proprio come eccezione l’olimpiade di Stoccolma).
In genere si parla di questa olimpiade come della prima a cui abbiano partecipato atlete. E infatti le troviamo per la prima volte a gareggiare anche nel nuoto. Nel nuoto vengono battuti tutti i record olimpici e anche quattro primati mondiali.
I tecnici già dicono che nel nuoto i primati durano come le bolle di sapone (e non c’erano super costumoni a cui dare la colpa! 🙂 ).
L’hawaiano Duke Paoa Kahanamoku regala agli Stati Uniti la medaglia dei 100 metri stile libero e ogni volta che scende in acqua abbassa i primati olimpici e mondiali.
Non c’è più nessuno, ormai, che dubiti della superiorità dello stile Crawl, che in Kahanamoku sembra abbia raggiunto la perfezione; quando gli chiedono dove lo abbia imparato, egli risponde che dalle sue parti hanno sempre nuotato così.
Il Canada trova il suo unico momento di gloria con George Hodgson, che vince i 400 e i 1500 stile libero, stabilendo anch’egli nuovi records; l’Australia che schiera ancora l’anziano Cecil Healy, possiede complessivamente il quartetto più veloce….
Intanto anche le nuotate artificiali richiamano l’attenzione e la cura degli esperti. Nella rana e nel dorso la superiorità della Germania rimane indiscussa e nel complesso ssolutamente preponderante.
Ma, come già anticipato, la grande novità anche del nuoto è data dalla presenza delle donne: scendono in acqua e accendono di entusiasmo le Jennie, le Guglielmine, le Grete, le Lise… La più brava di tutte è però Fanny Durack e viene dall’Australia: sui 100 metri stile libero batte il record del mondo, trascinandosi dietro la conazionale Wilhelmina Wylie e anticipando il verbo australiano nella specialità.
IL MEDAGLIERE
UOMINI
100 metri stile libero
1-D.Kahanamoku USA 1’03″4
2-Healy AUS 1’04″6
3-Huszag UNG 1’05″6
400 metri stile libero
1-Hodgson CAN 5’24″4
2-Hatfield GBR 5’25″8
3-Hardwick AUS 5’31″2
1500 metri stile libero
1-Hodgson CAN 22’00″0
2-Hatfield GBR 22’39″0
3-Hardwick AUS 23’15″4
200 metri RANA
1-Bathe GER 3’01″8
2-Luetzow GER 3’05″0
3-Malisch GER 3’08″0
100 metri DORSO
1-Hebner USA 1’21″2
2-Fahr GER 1’22″4
3-Kellner GER 1’24″0
4×200 metri stile libero
1-AUSTRALIA 10’11″6
2-USA 10’20″2
3-GRAN BRETAGNA 10’28″2
DONNE
100 metri stile libero
1-Durack AUS 1’22″2
2-Wylie AUS 1’25″4
3-Fletcher GRB 1’27″0
4×100 metri stile libero
1-GRAN BRETAGNA 5’52″8
2-GERMANIA 6’04″6
3-AUSTRIA 6’17″0
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