Sono uno che crede molto negli esercizi di tecnica in vasca (“drills” in inglese, ndt). Sono convinto che se un maggior numero di atleti impiegasse un po’ più di tempo in esercizi di tecnica ne seguirebbero grandi benefici. Il più grande problema con gli esercizi di tecnica è che troppo spesso vengono eseguiti senza la reale comprensione di quello che dovrebbero insegnare. I “drills” andrebbero eseguiti con lentezza deliberata e con un preciso scopo che fosse ben chiaro nella mente. Un esercizio di tecnica in vasca dovrebbe avere un unico scopo. Se si cerca di imparare due cose da una serie di tecnica non si riuscirà a chiarire nessuna delle due. Inoltre siccome, che io sappia, non esistono gare di esercizi tecnici in vasca, i “drills” andrebbero eseguiti con la lentezza necessaria. Gli allenatori spesso impiegano molto tempo a spiegare tutti i dettagli di un esercizio di tecnica in vasca ma poi dimenticano di dire a che scopo ti fanno fare quell’esercizio, quale ne sia l’obiettivo finale! Questo è fare un torto ai propri atleti.
Credo anche che sia importante far seguire all’esercizio la nuotata vera e propria. Le vasche di nuoto dopo la serie di tecnica rinforza quello che è stato imparato durante l’esercizio. In questo modo il nuotatore ha l’occasione di mettere in pratica ciò che ha imparato senza por tempo in mezzo. Se aspetti anche solo 10 minuti prima di nuotare dopo l’esercizio avrai già dimenticato qual’era il punto. Al Race Club di solito usiamo alternare una vasca di esercizio di tecnica (25m) ad una di nuoto nello stile cui la serie tecnica fa riferimento. In questo modo sembra che ci sia abbastanza spazio e tempo perché il tutto sia efficace.
Uno dei motivi per cui mi piace la FINIS è che i loro attrezzi sono l’ideale per massimizzare i benefici delle serie di tecnica! Utilizzare uno snorkel frontale, ad esempio, per insegnare la corretta posizione della testa o le Agility Paddles per rafforzare la posizione di gomito alto rende l’esercizio molto più efficiente. La tavoletta da allineamento
per insegnare la migliore streamline possibile e il Tempo Trainer per insegnare una più alta frequenza di bracciata sono attrezzi indispensabili per imparare queste tecniche nel modo migliore e più produttivo a livello di prestazioni in vasca.Ma ATTENZIONE. Alcune volte capita che gli esercizi raccomandati ti insegnino la cosa sbagliata. Ad esempio se sei carente di gambe e stai cercando di aumentare la velocità imparando come aumentare la tua frequenza di bracciata allora utilizzare un esercizio di catch-up drill può causare un danno!
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Oppure se mai vedessi qualcuno a cui è stato detto di spingere l’acqua con la spinta mano/polso al punto finale della bracciata, gentilmente gli chiederei di premere il pulsante “cancella dalla memoria”. Oppure cosa ti può insegnare la serie “finger tip drill”(vedi immagine sopra) che possa aiutarti a nuotare più velocemente?
Quello che auspico è che a chi nuota sia chiesto di fare esercizi di tecnica praticamente ad ogni allenamento, magari anche come riscaldamento, e che vengano utilizzati gli attrezzi giusti per rinforzare il concetto di quell’esercizio. Per concludere, è importantissimo capire:
- cosa sta cercando di insegnarti l’esercizio
- che l’esercizio di tecnica in vasca è progettato per la tecnica che stai cercando di imparare
I buoni esercizi sono una parte importantissima nel migliorare le proprie prestazioni in vasca.
Vostro, in vasca, Gary Hall Sr.
The Race Club
Leggi: Gary Hall Sr: demistifichiamo i falsi miti sul nuoto – parte 1
Leggi: Gary Hall Sr: demistifichiamo i falsi miti sul nuoto – parte 2
Leggi: Gary Hall Sr: demistifichiamo i falsi miti sul nuoto – parte 3
Leggi: Gary Hall Sr: demistifichiamo i falsi miti sul nuoto – parte 4
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Leggi: Gary Hall Sr: demistifichiamo i falsi miti sul nuoto – parte 6
Leggi: Gary Hall Sr: demistifichiamo i falsi miti sul nuoto – parte 7
Leggi: Gary Hall Sr: demistifichiamo i falsi miti sul nuoto – parte 8
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